Industry4.0 360SummIT – La nuova era dell’Industria 4.0: intelligenza artificiale e sostenibilità

Il prossimo 20 marzo torna l’appuntamento con l’Industry 4.0 360 SummIT, l’evento digitale dedicato ai trend e alle tecnologie più rilevanti per l’industria organizzato da Innovation Post, Internet4Things, ESG360 e Industry4Business, testate del Network Digital360.

Il focus si concentrerà sui modelli di innovazione e sui paradigmi tecnologici chiave per migliorare la spinta innovativa e la sostenibilità, esplorando i modelli di business che possano guidarne lo sviluppo, le azioni necessarie per raggiungere e rendicontare gli obiettivi e le tecnologie in grado di migliorare la sicurezza e la produttività sul lavoro.

Gli anni che stiamo vivendo sono caratterizzati da cambiamenti estremamente rapidi e importanti: alla spinta all’iperglobalizzazione iniziata sul finire degli anni Novanta e al nuovo paradigma della quarta rivoluzione industriale, affacciatosi nel 2011, si sono aggiunti gli stravolgimenti delle catene di fornitura originatisi con la crisi pandemica e ulteriormente complicati dai nuovi scenari geopolitici.

Alla sfida della resilienza si è affiancata quella, ormai improcrastinabile, della sostenibilità – nelle sue tre dimensioni ambientale, economica e sociale – e quella dell’umanocentrismo, altro pilastro del nuovo paradigma conosciuto come Industria 5.0.  

L’evento tratterà di come le aziende possano e debbano rivedere il modo in cui progettano e realizzano i propri prodotti e di come rispondere alle sfide poste dalla riorganizzazione delle catene di fornitura.

L’edizione 2024 dell’Industry 4.0 360 SummIT “La nuova era dell’Industria 4.0: intelligenza artificiale e sostenibilità” si propone come un appuntamento imperdibile per tutti i manager e gli operatori del settore Manifatturiero.

A parlare delle esigenze delle imprese e delle soluzioni concrete ai loro problemi saranno opinion leader dell’Industria, ma anche della Ricerca, delle Istituzioni, dei Competence Center e del mondo della Finanza agevolata: perché l’innovazione, oggi, si fa insieme.

L’agenda dettagliata è disponibile al seguente link: https://www.industry40-360summit.it/agenda/.

Per maggiori informazioni sull’evento e registrazioni: https://www.industry40-360summit.it/evento/.

Pubblicati i primi Bandi iNEST per l’innovazione del Nord-Est: 18 milioni al Triveneto

Le Università partecipanti al Consorzio iNEST hanno pubblicato i Bandi destinati a finanziare per un valore complessivo di circa 26,8 milioni di Euro le attività di ricerca e innovazione condotte da aziende e imprese delle Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia, delle province autonome di Trento e Bolzano e del Mezzogiorno. All’area del Triveneto sono dedicati complessivamente 18 milioni di Euro, mentre al Mezzogiorno andranno 8,8 milioni circa.

Una delle azioni più rilevanti di iNEST è volta a intercettare Micro, Piccole, Medie e Grandi Imprese – attivando iniziative di ricerca, sviluppo, trasferimento tecnologico, formazione – allo scopo di raggiungere una serie di obiettivi di innovazione e, potenzialmente, di attrarre ulteriori risorse anche a livello europeo.

Tale azione si concretizza soprattutto nei cosiddetti “Bandi a Cascata”, aperti alle realtà produttive e imprenditoriali, con una dotazione finanziaria complessiva di circa 43 milioni di euro.

Qui il link alla pagina contenente i Bandi: https://www.consorzioinest.it/bandi/.

L’articolazione tematica dei Bandi segue i nove settori legati alla vocazione territoriale dell’Ecosistema. Il contenuto completo dei Bandi relativi ad ogni Spoke, con il dettaglio delle tematiche richieste ai progetti e i vari allegati, è disponibile direttamente ai seguenti link:

Spoke 1: ECOSYSTEMS FOR MOUNTAIN INNOVATIONS (coordinamento: Libera Università di Bolzano)

Spoke 2: HEALTH, FOOD AND LIFESTYLES (coordinamento: Università degli Studi di Trento)

Spoke 3: GREEN AND DIGITAL TRANSITION FOR ADVANCED MANUFACTURING TECHNOLOGY (coordinamento: Università degli Studi di Udine)

Spoke 4: CITY, ARCHITECTURE AND SUSTAINABLE DESIGN (coordinamento: Università IUAV di Venezia)

Spoke 5: SMART AND SUSTAINABLE ENVIRONMENTS (MANUFACTURING, WORKING, LIVING) (coordinamento: Università degli Studi di Padova)

Spoke 6: TOURISM, CULTURE AND CREATIVE INDUSTRIES (coordinamento: Università Ca’ Foscari Venezia)

Spoke 7: SMART AGRI-FOOD (coordinamento: Università degli Studi di Verona)

Spoke 8: MARITIME, MARINE, AND INLAND WATER TECHNOLOGIES: TOWARDS THE DIGITAL TWIN OF THE UPPER ADRIATIC (coordinamento: Università degli Studi di Trieste)

Spoke 9: MODELS, METHODS, COMPUTING TECHNOLOGIES FOR DIGITAL TWIN (coordinamento: Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati – SISSA)

La pubblicazione dei Bandi rientra nell’azione condotta dal Consorzio iNEST per promuovere e sostenere l’applicazione delle più avanzate tecnologie digitali per le principali aree di specializzazione del Triveneto, creando così nel Nord-Est una rete capillare di competenze innovative nell’ambito dei settori industriale-manifatturiero, agricoltura, mare, montagna, edilizia, turismo, cultura, salute e cibo.

La scadenza per la presentazione delle proposte di partecipazione ai bandi è il 10 ottobre 2023 alle ore 24:00. Le domande dovranno essere inoltrate al Consorzio INEST attraverso l’apposita piattaforma, che sarà attiva a partire dall’ultima settimana di agosto.

Secondo il Prof. Franco Bonollo, Presidente di iNEST e della Scuola di Ingegneria dell’Università di Padova, “si tratta di una occasione importante per valorizzare le capacità innovative del territorio del Nordest e incrementare la competitività di aziende e imprese, concretizzando le finalità del PNRR anche rispetto al rilancio delle attività imprenditoriali del Mezzogiorno del Paese”.

Ecosistema iNest e i bandi a cascata per le Imprese

iNEST (Interconnetected Nord-Est Innovation Ecosystem) è l’Ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est volto a potenziare i benefici delle tecnologie digitali nelle aree di specializzazione chiave di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

Gli Ecosistemi dell’innovazione sono reti di Università statali e non statali, Enti Pubblici di Ricerca, Enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati altamente qualificati e internazionalmente riconosciuti.

Intervengono su aree di specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento, promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali.

Inoltre, valorizzano i risultati della ricerca, agevolano il trasferimento tecnologico, e accelerano la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio.

Nello specifico, il Progetto iNEST mira a definire un nuovo paradigma di Ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est, basato su:

  • multi-vocazionalità;
  • capacità di generare valore aggiunto tramite un approccio integrato e interconnesso, superando i
  • rischi di frammentazione;
  • creazione di reti, con un approccio basato sulla partnership.

Dal PNRR 110 milioni di euro al Nordest: alle imprese sono destinati 40 milioni in bandi aperti, secondo lo schema di finanziamenti a cascata, e in 9 linee di attività sotto il coordinamento degli atenei e dei centri di ricerca e trasferimento tecnologico.

  • Spoke 1 ECOSYSTEMS FOR MOUNTAIN INNOVATIONS – Leader: UNIBZ
  • Spoke 2 HEALTH, FOOD AND LIFESTYLES – Leader: UNITN
  • Spoke 3 GREEN AND DIGITAL TRANSITION FOR ADVANCED MANUFACTURING TECHNOLOGY – Leader: UNIUD
  • Spoke 4 CITY, ARCHITECTURE AND SUSTAINABLE DESIGN – Leader: IUAV
  • Spoke 5 SMART AND SUSTAINABLE ENVIRONMENTS (MANUFACTURING, WORKING, LIVING) – Leader: UNIPD
  • Spoke 6 TOURISM, CULTURE AND CREATIVE INDUSTRIES – Leader: UNIVE
  • Spoke 7 SMART AGRI-FOOD – Leader: UNIVR
  • Spoke 8 MARITIME, MARINE AND INLAND WATERTECHNOLOGIES: TOWARDS THEDIGITAL TWIN OF THEUPPERADRIATIC – Leader: UNITS
  • Spoke 9 MODELS, METHODS, COMPUTING TECHNOLOGIES FOR DIGITAL TWIN – Leader: SISSA

Scopri il piano completo di attività.

Per maggiori informazioni: www.consorzioinest.it

BEANTECH: SOLUZIONI ICT PER LA DITIGAL TRANSFORMATION

Fabiano Benedetti, CEO dell’azienda, ci racconta la storia di beanTech con passione. Dal suo racconto capiamo che l’azienda è pronta ad accogliere le nuove sfide legate alla digital transformation e all’Industria 4.0.

Chi è beanTech?

beanTech è una realtà informatica che affianca le aziende offrendo, appunto, soluzioni a 360 gradi che vanno dall’acquisizione dati all’architettura IT, dagli sviluppi software personalizzati alla gestione dei processi interni, dall’analisi del business all’implementazione di sofisticati algoritmi di intelligenza artificiale.

La mission dell’azienda è quella di aiutare le aziende Manifatturiere a trasformarsi digitalmente, offrendo soluzioni end-to-end attraverso tecnologie come AI, machine learning, cloud, raccolta e analisi dei dati.

beanTech offre sia soluzioni per ottimizzare il processo all’interno della fabbrica (MES, MOM, IoT, raccolta dati dalla fabbrica, asse monitoring) sia soluzioni per innovare i macchinari e gli impianti in ottica Industry 4.0 (predictive maintenance, monitoring, analisi del dato in ottica qualitativa).

beanTech reception

Perché e quando avete deciso di aderire alla Rete IMPROVENET?

Fabiano ci racconta che tutto è nato da un incontro con il Prof. Alessandro Beghi dell’Università degli Studi di Padova, all’interno di un progetto in comune. “Da subito è stato chiaro il vantaggio competitivo di aderire alla RIR IMPROVENET, in quanto le attività promosse sono completamente in linea con quanto realizzato dall’azienda stessa”, prosegue.

Inoltre, ci riporta che la volontà di aderire è legata anche al fatto di creare network e conoscere meglio le realtà regionali, IMPROVENET unisce infatti diverse competenze sia da parte dei solution provider sia da parte dei casi pilota, ovvero utilizzatori delle tecnologie proposte.

“E’ necessario conoscere nuovi partner e promuovere lo scambio di innovazione aperta

Qual è il ruolo di beaTech all’interno del Progetto VIR2EM?

beanTech sta collaborando con l’azienda SIPA, che progetta e produce impianti per la filiera del packaging (bevande, alimentare, cosmetico), al fine di realizzare un sistema digital per i loro macchinari distribuiti nel mondo, di alto valore aggiunto basato su

  • Asset monitoring
  • Predictive maintenance
  • Remotizzazione degli impianti

L’idea, oltre a migliorare le performance dei macchinari (grazie alla gestione da remoto e alla manutenzione predittiva) è quella di cambiare la natura del rapporto tra fornitore della macchina e utilizzatore in un’ottica di collaborazione proattiva in modo che la resa della macchina sia sempre massima.

La capacità di reagire ai problemi e ai cambiamenti è una competenza che deve fornire il produttore di macchine digitalizzate, il quale però fruisce di un canale preferenziale in termini di consulenza, tuning, training e pezzi di ricambio. Tutto questo in ottica di servitizzazione massima e proattività del servizio di post vendita.

Quale vantaggio trarrà beanTech dalla partecipazione al progetto?

Senz’altro consolidare i rapporti con uno dei nostri più importanti clienti, offrendo una tecnologia end to end: questo sarà un ottimo punto di partenza per sperimentare le proprie tecnologie in un settore come quello del packaging.

Inoltre, attraverso il progetto potrà progettare e implementare architetture e stack di riferimento per le applicazioni web e mobile, con particolare riferimento alla gestione dei dati (database relazionali) e la loro elaborazione su piattaforma AWS.

beanTech Academy

Quali sono le principali sfide che una PMI si trova ad affrontare nel percorso di trasformazione digitale?

“Stiamo assistendo a una proliferazione di tecnologie a favore dell’Industria 4.0, la difficoltà è portare del valore e utilizzare consapevolmente tali tecnologie”, ci racconta Fabiano. Per questo per beanTech la formazione e il coinvolgimento del cliente sono alla base del processo di trasformazione digitale di un’azienda, e attraverso la propria Academy beanTech guida i propri clienti nelle scelte strategiche da adottare.


Fabiano Benedetti: CEO & President

Fabiano Benedetti è l’Amministratore Delegato di beanTech, realtà informatica da oltre 160 dipendenti e 15 milioni di fatturato, che affianca le aziende nelle sfide della Digital Transformation e le aiuta a cogliere le opportunità dell’Industry 4.0

SANTEX RIMAR GROUP: ADERIAMO A IMPROVENET PER DARE IMPULSO AI NUOVI PROGETTI DI RICERCA E SVILUPPO

SANTEX RIMAR GROUP è un’azienda multinazionale leader nel settore meccanotessile con sede principale a Trissino (Vicenza), e sedi in Svizzera, Cina e India.

L’azienda è all’avanguardia nel settore grazie ai forti investimenti in ricerca e sviluppo nelle diverse aree produttive relativamente a telai, macchinari per il tessile tecnico, macchinari per il finissaggio, macchinari per l’essiccazione dei fanghi. Fanno parte del Gruppo le aziende SMIT e SPEROTTO RIMAR, attualmente socie del Consorzio IMPROVENET, in particolare entrambe partner del progetto PREMANI e VIR2EM rispettivamente.

Intervista a Giulio Mandruzzato, CTO del Gruppo e Responsabile Tecnico dei Progetti relativi al Consorzio.

Perché aderire alla RETE IMPROVENET?

Sicuramente uno dei primi motivi che ha spinto le aziende del Gruppo ad aderire ad IMPROVENET risiede nel vantaggio relativo all’accesso a finanziamenti europei, che servono per dare impulso a nuovi progetti di R&D laddove vi siano, come nel nostro caso, grossi investimenti da realizzare. In aggiunta, esiste un ulteriore vantaggio relativo alla rete legato alla possibilità di creare relazioni nel territorio, partnership con aziende che possono supportare le innovazioni tecnologiche (in particolare noi abbiamo sviluppato una collaborazione tra SMIT e il partner fornitore di tecnologia M31 per il Progetto PREMANI, tra SPEROTTO RIMAR e i partner tecnologici Statwolf, Università di Verona e Uqido per il progetto VIR2EM).

Le relazioni all’interno della Rete non sono quelle quindi relative a semplici azioni di fornitura, ma quelle tra soggetti che vogliono condividere il proprio know-how e dei valori aggiunti.

Inoltre la Rete offre la possibilità di scoprire e formare nuove partnership con soggetti diversi per avere nuove idee e spunti, per sviluppare nuovi progetti sulla base dei casi d’uso, di collaborare con centri di ricerca e università, per il trasferimento tecnologico. Quest’ultima collaborazione permette anche di trovare nuove risorse specializzate e con una formazione di eccellenza nel settore.

Cosa realizzerà l’azienda durante il Progetto VIR2EM?

Attraverso questo progetto, Sperotto Rimar si prefigge di realizzare uno sviluppo consistente nella digitalizzazione complessiva di alcuni prodotti. In particolare, l’ambizione è quella di arrivare al controllo e alla condivisione totale del dato, soprattutto procedendo verso una forte automazione dei macchinari prodotti dall’azienda. Tutto questo si traduce in un maggior controllo dei processi, che sarà sempre più affidato ad algoritmi e software, per garantire standard di qualità, efficienza e produttività più elevate.

Un altro vantaggio sarà quello di trattenere il know-how di processo di questi prodotti, in quanto si trova generalmente nelle mani dell’operatore ed è difficile garantirne la trasferibilità nel tempo. Si potrà quindi migliorare continuamente i processi garantendo di averne sempre il pieno controllo nel tempo. Il raggiungimento di questi obiettivi innovativi garantirebbe pertanto una maggiore conoscenza, stabilità e condivisione del processo da parte degli operatori, sia dell’azienda produttrice sia del cliente.

Con quali altri partner della RIR si realizzerà il progetto?

Sperotto Rimar attualmente sta collaborando con Statwolf, Uqido e l’Università di Verona nel progetto VIR2EM. In particolare, Statwolf svilupperà nello specifico la piattaforma di raccolta, analisi e scambio dati, incluse le infrastrutture necessarie come algoritmi di analisi, analisi predittiva, cokpit virtuali e tutta la tecnologia che serve a gestire dal prelievo del dato fino al suo immagazzinamento e alla fruizione del dato in remoto. Uqido si concentra, invece, nell’utilizzo dei dati per sviluppare gli algoritmi di Digital Twin, che sono alla base di quanto detto prima per arrivare a standard di prodotto più elevati. L’università di Verona svilupperà quella parte di algoritmi necessari poi alla connessione del processo e del macchinario Sperotto Rimar, al fine di ottimizzare i sistemi gestionali e di controllo negli stabilimenti del cliente.

Durante il Progetto PREMANI invece l’azienda SMIT ha collaborato con il partner tecnologico M31, al fine di sviluppare un sistema micrometrico di analisi qualità del tessuto in real-time.

Come si vede l’azienda alla fine del progetto?

L’azienda si vede trasformata dal punto di vista della propria capacità di digitalizzazione, con un occhio anche alla sostenibilità. Infatti, grazie al controllo del dato e del processo possiamo migliorare le performance anche in termini di risparmio energetico e ottimizzare le risorse da utilizzare. Grazie a questi progetti è possibile arrivare ad avere aziende veramente interconnesse capaci di migliorare il processo grazie al controllo e alla gestione del dato ed in grado di essere sempre più sostenibili.


Giulio Mandruzzato CTO

Giulio Mandruzzato, è CTO del Gruppo Santex Rimar.

Laureato in Ingegneria Meccanica all’Università degli Studi di Padova, MBA presso il CUOA di Vicenza, ha iniziato la sua carriera proprio in Sperotto Rimar. Successivamente ha maturato altre esperienze presso aziende in settori diversi coprendo non solo ruoli tecnici, ma anche di valenza commerciale, lavorando prevalentemente in aziende multinazionali sia Italiane che straniere con ruoli dirigenziali. Giulio è inoltre membro del Consiglio Direttivo di IMPROVENET.