Approvato il Bando per le RIR che finanzia i progetti di Ricerca e Sviluppo

È stato pubblicato il Bando per il finanziamento di progetti di ricerca e sviluppo realizzati dalle Reti Innovative Regionali e dai Distretti Industriali in attuazione dell’Azione 1.1.1 Sub A “Rafforzare la ricerca e l’innovazione tra imprese e organismi di ricerca” del PR Veneto FESR 21-27 che prevede una dotazione complessiva di 80 milioni di euro, 66.250.000 di contributi a fondo perduto e 13.750.000 di prestiti agevolati. 

Nello specifico, il provvedimento promuove l’azione dedicata al finanziamento di progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale attuati da partnership composte da imprese e organismi di ricerca costituite in una delle forme disciplinate dalla L.r. n. 13/2014 ossia Reti Innovative Regionali (RIR), Distretti Industriali, Aggregazioni di Imprese.

Lo stanziamento per questo primo Bando è pari a euro 42.187.500,00 così ripartiti:

  • euro 31.250.000,00 di contributo a fondo perduto;
  • euro 10.937.500,00 di finanziamenti agevolati; questi ultimi suddivisi in euro 7.656.250,00 quale quota di provvista pubblica e in euro 3.281.250,00 quale quota di provvista privata messa a disposizione dai Finanziatori.

“Le Reti Innovative Regionali sono strumenti straordinari di crescita e sviluppo del nostro tessuto economico e sociale sulle quali stiamo investendo oramai da oltre un decennio. Crediamo fortemente che le RIR siano volani di sviluppo come, d’altro canto, lo sono i Distretti Industriali, più tradizionali forme di aggregazione comunque strategiche. L’impegno concreto di Regione del Veneto in questo caso si concretizza in un nuovo Bando destinato a una platea potenziale di circa 1.300 imprese e organismi di ricerca che già aderiscono alle Reti Innovative Regionali e di una stima di oltre 6.000 aziende che fanno parte dei Distretti Industriali. Puntiamo a sinergie per una crescita sostanziale del territorio”.

Così l’Assessore regionale allo sviluppo economico ed energia Roberto Marcato annuncia l’approvazione in giunta dell’iniziativa e precisa: “Abbiamo scelto di finanziare progetti dal forte impatto in termini di ricerca e sviluppo pre-competitivo, capaci di produrre risultati significativi per l’evoluzione tecnologica del sistema economico-produttivo del Veneto. Tutto questo in linea con le priorità strategiche fissate con la Strategia regionale per la specializzazione intelligente S3 Veneto 2021-2027, il principale documento strategico in cui sono individuate le priorità di ricerca e sviluppo con le relative sfide in termini di innovazione tecnologica”.

I progetti avranno budget molto rilevanti, nell’ordine di alcuni milioni di euro, in particolare fino a 6 milioni di spesa qualora attuati in sinergia tra più Reti Innovative Regionali e Distretti industriali e dovranno essere ultimati entro aprile 2027.

“Il bando promuove una forte collaborazione nella tematica della ricerca applicata tra le imprese, gli organismi di ricerca e, per la prima volta per le attività di ricerca e sviluppo, con gli istituti di credito quali nuovi attori impegnati nel sostenere finanziariamente la competitività delle imprese venete” conclude l’Ass. reg. Marcato.

La gestione finanziaria è stata affidata a Veneto Innovazione. Le domande potranno essere presentate in via telematica a partire dal 02/07/2024 ore 10:00 fino al 10/09/2024 ore 17:00.

Si rinvia per una lettura integrale con relativa modulistica al Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto.

Per supporto alle candidature è possibile rivolgersi a Confindustria Veneto SIAV: area.servizi@siav.net – 041 2517552.

Al via la nuova edizione del Premio Compraverde Veneto per le Imprese

La Regione del Veneto ha approvato la VII edizione del Premio “COMPRAVERDE VENETO – IMPRESE 2024” che – realizzato in collaborazione con Confindustria Veneto, Unioncamere Veneto, CNA Veneto e Confartigianato Veneto – premia le aziende che si distinguono per aver realizzato iniziative in materia di sostenibilità ambientale, nei propri processi organizzativi e gestionali.

Come per la passata edizione, la Regione intende valorizzare le imprese che adottano iniziative in linea con gli obiettivi posti dal PNRR, in particolare con la Missione “Rivoluzione verde e transizione Ecologica” e la Missione “Coesione e Inclusione”, sia nei processi produttivi che nello sviluppo dei propri prodotti, in sinergia con gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile e con i principi contenuti nel Piano dell’Economia Circolare.

Le imprese interessate possono candidarsi per progettualità rientranti in una o più categorie previste dal premio:

  • rivoluzione verde e transizione ecologica;
  • coesione ed inclusione;
  • risparmio energetico e fonti rinnovabili;
  • riduzione dello spreco alimentare.

Rispetto alle precedenti edizioni è stata estesa la partecipazione – per le categorie rivoluzione verde e transizione ecologica e risparmio energetico e fonti rinnovabili – anche alle aziende che operano nel settore delle costruzioni.

I vincitori si aggiudicheranno i seguenti premi: attestato, presentazione dell’iniziativa e dell’azienda durante la cerimonia, utilizzo del logo del Premio per due anni (prorogabile), possibilità di ottenere un punteggio aggiuntivo nei bandi della Regione del Veneto nei due anni successivi.

Per aderire all’iniziativa è necessario presentare entro il 15 maggio 2024 la domanda di partecipazione con la documentazione indicata nell’art. 5 del bando.

| SCARICA IL BANDO IMPRESE 2024.

| SCARICA LA DOMANDA IMPRESE 2024.

Reminder – MECSPE TORNA A BOLOGNA DAL 6 ALL’8 MARZO 2024

La fiera di riferimento per il manifatturiero si dà appuntamento a Bologna con un rinnovato focus su preparazione dei talenti, integrazione della sostenibilità nei processi industriali e innovazione come motori trainanti per il settore.

In un momento storico in cui la reperibilità di professionisti e nuove risorse sarà cruciale per far fronte alla domanda di talenti del manifatturiero italiano, MECSPE – la più importante fiera per l’industria manifatturiera organizzata da Senaf – si propone oggi più che mai come punto di riferimento per creare un ponte di collegamento tra formazione e lavoro, fornendo spunti e iniziative per preparare i giovani al loro ingresso come professionisti del mondo manifatturiero.

Sarà dunque un’edizione improntata sulla formazione che si concretizzerà con la presenza di numerose Unità Dimostrative e anche con MECSPE Young&Career, un’area che offre a giovani visitatori e studenti l’opportunità di partecipare ad appuntamenti formativi organizzati dagli espositori e incontrare le aziende alla ricerca di professionisti e nuove risorse. L’area si propone di evidenziare quali sono le professionalità ricercate nel settore mettendo in luce le competenze che si potranno acquisire con l’obiettivo di accrescere sempre di più l’interesse dei giovani verso il mondo manifatturiero.

Durante l’evento, ampio spazio verrà dato anche agli altri macro-trend che stanno cambiando il mercato del lavoro quali sostenibilità, internazionalizzazione e innovazione.

Il ricco programma di MECSPE darà spazio anche a una molteplicità di iniziative speciali collegate, durante e oltre la Mostra. A questo link è possibile consultare un’overview degli appuntamenti: https://www.mecspe.com/it/iniziative-speciali-2024/.

Per informazioni riguardo la partecipazione si prega di accedere al seguente link del sito ufficiale: https://www.mecspe.com/it/luogo-date-orari/.

SPS Italia: l’automazione industriale a Parma dal 28 al 30 maggio 2024

I grandi numeri del 2023 confermano SPS a Parma la fiera di riferimento annuale per l’automazione, il digitale e l’industria: oltre 800 espositori, 38.713 visitatori, più di 130 Convegni e tavole rotonde nelle cinque arene di District 4.0.

Anche nell’edizione 2024 dal 28 al 30 maggio infatti, tra i padiglioni 4, 7 e 8 si snoda il District 4.0: un percorso espositivo con demo funzionanti e casi applicativi di Digital & Software, Robotica e Meccatronica, Additive Manufacturing, Sustainable Innovation e la nuova area dedicata alle Start Up.

Di seguito, un piccolo approfondimento sugli espositori che saranno presenti in ciascuno di questi topic:

Digital&Software

Sviluppatori, studi di progettazione e di consulenza per Software di progettazione (CAD/CAE); Engineering tools; Sistemi di gestione degli asset; Sistemi di acquisizione dati di produzione; Sistemi di gestione dell’informazione; Sistemi MES; Software per la tecnologia di interfacciamento (SCADA); Software per la tecnologia di controllo/Sistemi di programmazione; Cybersecurity; Applicazioni cloud computing; Condition monitoring; Analisi dei Big data; Blockchain; AI-IIoT.

Robotica e Meccatronica

Produzione robot industriali per manipolazione, montaggio, saldatura, verniciatura e trattamenti vari; Robot collaborativi; Robot mobili; Esoscheletri e robot di servizio; Produzione componenti e utensili; Produzione componenti e soluzioni meccatroniche; Sistemi di visione artificiale; Integrazione; Intelligenza artificiale e consulenza nei suddetti ambiti.

Additive Manufacturing – Presented by Formnext

Progettazione / Sviluppo prodotto, Materiali per la manifattura additiva, Soluzioni per la manifattura additiva, Prototipazione / Digitalizzazione, Servizi.

Lo sviluppo del progetto additive manufacturing a SPS Italia è presentato da Formnext, la manifestazione di riferimento per l’additive manufacturing del gruppo Messe Frankfurt.

Sustainable Innovation

Automazione per la sostenibilità; Digitale come tecnologia a supporto della sostenibilità nei processi e nelle filiere; Tecnologie emergenti per la sostenibilità, tra cui:

  • Dimensione Green – uso attento delle risorse (Energia, acqua, Aria, scarti);
  • Dimensione Sociale – attenzione alla qualità della vita dentro e fuori l’azienda dei lavoratori;
  • Dimensione Economica – la capacità di rendere i processi e i prodotti più sostenibili anche dal punto di vista dei costi.

Start Up

Un’area dedicata interamente alle giovani Start Up e PMI Innovative, motore della crescita e dell’innovazione italiana degli ultimi anni. All’interno dell’area dimostrativa verranno esposti prodotti e/o servizi innovativi capaci di rispondere ai bisogni e alle richieste dell’industria attuale.

Nell’arena dedicata workshop, presentazioni e incontri permetteranno di confrontarsi con i fautori di questo processo di cambiamento tecnologico e conoscere le novità esposte.

Per espositori e visitatori si rimanda al sito ufficiale a questo link: https://www.spsitalia.it/.

MECSPE: la storica fiera per la manifattura torna nella 22esima edizione dal 6 all’8 marzo 2024

Dopo l’appuntamento di Bari a novembre 2023, l’industria manifatturiera sarà nuovamente protagonista con MECSPE dal 6 all’8 marzo 2024 presso i padiglioni di BolognaFiere. Un ritorno dopo il successo dell’ultima edizione bolognese che ha visto la partecipazione di oltre 2mila aziende espositrici e quasi 60mila visitatori (+52% sul 2022). A questo si aggiunge un livello di soddisfazione mai raggiunto, con oltre tre quarti dei visitatori soddisfatti per le occasioni di networking e per aver avuto la possibilità di aggiornarsi sulle tecnologie più innovative in ambito produttivo.

La 22ª edizione di MECSPE avrà una visione ancora più globale per guidare le imprese italiane nel loro percorso di crescita a livello nazionale e internazionale. Tre giorni di fiera dove gli imprenditori potranno vivere un’esperienza diretta e “immersiva” con il mondo produttivo, grazie a un percorso espositivo e dimostrativo per affrontare quelli che sono i pilastri dell’industria moderna: innovazione, formazione e sostenibilità. Un’occasione che proietterà visitatori ed espositori verso un’industria sempre più 5.0 e human-centered.

Grazie alla sinergia dei suoi 13 saloni tematici, verrà offerta ai visitatori una panoramica completa su materiali, macchine e tecnologie innovative nonché l’accesso a iniziative uniche come il Cuore Mostra, un laboratorio di idee e progetti che indica lo stato dell’arte della tecnologia e dell’innovazione e offre una rappresentazione sulle tendenze a breve medio termine.

In quest’area infatti si approfondiranno argomenti riguardanti mobilità, industria manifatturiera e filiera dell’idrogeno con stazioni dimostrative, tavole rotonde, speech e momenti di confronto.

Se interessati a ESPORRE, si prega di visitare questo link: https://www.mecspe.com/it/interessato-esporre/.

Se interessati a VISITARE, qui maggiori informazioni sull’organizzazione della visita: https://www.mecspe.com/it/visitatori/.

NORTEC: dal 23 al 26 gennaio 2024 si terrà la fiera per la produzione nel nord della Germania

NORTEC è la fiera della produzione che dal 23 al 26 gennaio 2024 offrirà una piattaforma per l’industria della Germania settentrionale, dei vicini mercati scandinavi, dei Paesi Bassi e del Belgio. Funge da importante punto d’incontro nel settore nonché da occasione di contatto e vendita di alta qualità.

Con numerosi espositori nazionali e internazionali, la fiera copre tutte le fasi della catena del valore della lavorazione dei metalli con numerosi espositori nazionali e internazionali. Da oltre 30 anni questo è un appuntamento imperdibile per le aziende di produzione locali, ma anche per i visitatori provenienti da tutta la Germania e dai paesi europei limitrofi.

Tra i temi su cui si concentrerà l’esposizione 2024, non mancano i trend del momento, come reti neurali e manutenzione predittiva, che rendono l’automazione e la digitalizzazione ancora più efficienti. Un occhio di riguardo lo avranno anche le nuove competenze, necessarie sempre più per lavorare nella fabbrica intelligente. Infatti, su due palcoscenici, l’auditorium e l’angolo dei relatori, vengono presentati quotidianamente conferenze, workshop e dibattiti su temi attuali della tecnologia di produzione, come sostenibilità, intelligenza artificiale, giovani talenti e formazione continua, digitalizzazione, automazione, donne nella tecnologia di produzione.

Hansupplier, un gruppo di dieci produttori a contratto gestiti dai titolari nel nord della Germania, mette in mostra in uno stand collettivo la competenza dei suoi membri nella moderna lavorazione dei metalli: una panoramica di lavorazione al laser, erosione, tornitura, fresatura, piegatura, modellatura, saldatura e altre tecniche di produzione. 

Nello stand collettivo della produzione elettronica, accompagnato da conferenze dell’omonimo forum (FED), 13 espositori mostrano attualmente l’intera catena del valore della produzione di assemblaggio, dalla produzione di circuiti stampati ai componenti, saldatura e rivestimenti fino alle macchine e alla produzione processi.

Per maggiori informazioni su acquisto dei biglietti, anteprima dei prodotti e degli espositori, orari di apertura si invita a prendere visione del seguente link:

https://www.messe-stuttgart.de/nortec/#/de/pressemitteilung/nortec-2024-nimmt-fahrt-auf-fuer-den-neustart-840040.

Il progetto VIR2EM: intervista a Gian Antonio Susto

Il Progetto VIR2EM (VIrtualization and Remotization for Resilient and Efficient Manufacturing, Virtualizzazione e remotizzazione per una manifattura efficiente e resiliente) si propone di utilizzare strumenti di virtualizzazione di processi, sistemi, risorse e di remotizzazione delle operazioni al fine di:

  • massimizzare l’efficienza dei sistemi produttivi in condizioni di normale operatività;
  • mantenere operatività in caso di situazioni emergenziali;
  • facilitare il riavvio delle operazioni a valle di situazioni emergenziali garantendo flessibilità e capacità predittiva.

Scopri il nostro approfondimento sul tema.

Quali sono stati i principali output del progetto?

Il progetto ha prodotto 3 tipologie di risultati:

1) 19 Pubblicazioni scientifiche accettate o presentate in conferenze internazionali e in riviste scientifiche di prestigio, che rappresenta un numero altissimo per un progetto di natura industriale. Ad inizio progetto, la parte accademica del consorzio si era dato un target di 5 pubblicazioni: questo target è stato quasi quadruplicato a dimostrazione non solo del grande impegno di tutti i ricercatori coinvolti, ma soprattutto dell’ottimo lavoro svolto da tutti i partner di progetto, sia accademici che industriali.

2) Ben 10 prototipi sono stati sviluppati nei 2 anni di progetto, anche questo un numero altissimo per la natura del progetto, con diversi partner industriali mediamente impegnati in più di un prototipo. L’alto numero di prototipi è stato voluto sin dall’inizio dal consorzio: questo per consentire di aver risultati tangibili e dimostrazioni chiare che le tecnologie sviluppate possano essere di immediata implementazione e di impatto. Fra i vari prototipi, ne cito 3 a titolo d’esempio:

  • Il sistema sviluppato da Zamperla ed XTeam per garantire agli operatori del service di raccogliere in real time tutte le informazioni relative a sensoristica e manutenzioni associate alle proprie attrazioni.
  • I sistemi di supporto alle decisioni, sviluppati da Statwolf in collaborazione con Galdi, Sperotto Rimar, Zamperla e l’Università di Padova. Questi sistemi consentono di analizzare i dati relativi a macchinari e produzione complessi. Grazie ad algoritmi allo stato dell’arte di riconoscimento anomalie, questi sistemi consentono di identificare anomalie ‘nascoste’ nelle grosse moli di dati. Gli utilizzatori sono infine guidati nel trovare la causa di eventuali fault, consentendo agli operatori di risolvere situazioni di degrado o rottura in poco tempo.
  • Infine, il digital Twin funzionale sviluppato dall’Università degli Studi di Verona. Questo digital twin consente di modellizzare un’intera linea di produzione pilota, consentendo di fare scelte di design intelligenti, definendo macchine e processi ottimizzati; non solo, grazie a questo prototipo di digital twin è possibile non solo governare al meglio una linea, ma anche trasformarla, vedendo l’impatto dell’aggiunta o rimozione di alcuni componenti.

3) Il terzo risultato è stato sicuramente la contaminazione: durante il progetto, aziende di settori diversi, ma con problemi e obiettivi comuni, si sono trovate assieme e si sono aiutate a vicenda, trasferendo da un settore all’altro best practice e soluzioni. Diverse iniziative durante il progetto sono state portate avanti per garantire che i risultati fossero noti all’interno delle reti innovativi regionali (anche fra aziende ed enti non partecipanti ai progetti) e nel territorio.

Rispetto ai progetti precedenti, in questa occasione la Regione ha imposto una collaborazione tra più reti. Come valuta questa novità?

Sicuramente positiva. Il consorzio del progetto VIR2EM era composto da 14 partner, prevalentemente della RIR IMPROVENET, a cui però si sono aggiunti partner della RIR AIR (la cui mission è l’innovazione nel settore Aerospace). Le competenze portate dai partner della RIR AIR su tematiche di cybersecurity sono state di grande valore aggiunto: tali competenze, seppur complementari a quelle dei partner di IMPROVENET, sono state naturalmente integrate nel progetto con un’ottima sinergia fra i partner delle 2 RIR.

Il progetto ha favorito una reale azione di networking tra aziende e università? Sono stati coinvolti nuovi player?

Nella RIR IMPROVENET, aziende e università collaborano quotidianamente anche al di fuori dei progetti di rete, tuttavia il progetto VIR2EM ha consentito di portare avanti tematiche di enorme interesse in maniera più estesa. Rispetto ai progetti passati (ADMIN 4D e PREMANI) sono stati coinvolti diversi nuovi player: Beantech, Qascom (della RIR AIR), SIPA, XTeam, Uqido, Zamperla.

Le Reti Innovative Regionali hanno superato la fase di avviamento e si stanno sempre più consolidando. Stanno realmente supportando le sinergie Università-Impresa? Dal suo osservatorio ritiene che vi sia un processo di maggiore consapevolezza delle imprese venete verso processi di Open Innovation? E, d’altra parte, come si sta evolvendo il ruolo dell’Università nei confronti della terza missione?

Ritengo che il ruolo delle RIR sia fondamentale per il trasferimento di conoscenza fra Università e Impresa così come fra diversi settori industriali, accumunati però dalle stesse sfide tecnologiche, come l’Intelligenza Artificiale e l’Internet of Things.

Penso che i risultati del progetto VIR2EM sopra descritti parlino da soli circa l’ottimo operato delle RIR, grazie secondo me a due fattori fondamentali:

  • L’essere stati in grado di identificare, grazie al costante dialogo, un tema di estremo interesse sia per l’accademia che per l’industria, che in questo momento storico è tuttavia ancora più rilevante, trattandosi di tecnologie che hanno un impatto estremamente positivo in termini di sostenibilità.
  • L’aver trovato un consorzio di partner, di diversi settori, ma con obiettivi comuni e competenze complementari. Lo spirito collaborativo e la generosità di tutti i partner nell’essersi fortemente impegnati nel progetto hanno sicuramente dato dei risultati di cui tutti noi siamo estremamente orgogliosi.

Tali fattori di successo sono sicuramente agevolati dalle strutture delle RIR, dove, nonostante i ricambi di player, si riescono a creare presupposti di dialogo e scambio costanti.

Riteniamo infine, anche grazie a queste iniziative, come il ruolo dell’Università si stia evolvendo verso una maggiore attenzione verso la terza missione. A supporto di questa tesi, si cita il Progetto Terza Missione dell’Università di Padova che promuove fasi di scambio con il territorio e le imprese sicuramente ispirate dall’esperienza dei progetti di reti e delle attività di dissemination connesse.

Quali sono le strategie future della RIR? Quali saranno gli asset principali su cui si concentreranno i nuovi progetti?

La RIR IMPROVENET si concentrerà sicuramente nello sviluppare e promuovere le tecnologie dell’Information Technology in ambito industriale e nello scenario Internet of Things nell’ottica dell’Industria 5.0. L’industria 5.0 si distingue per una marcata attenzione all’essere umano che dev’essere protagonista e padrone di queste tecnologie, non subendole. In quest’ottica, si promuoveranno ad esempio:

  • approcci di Intelligenza Artificiale ‘interpretabili’, che consentiranno agli sviluppatori una maggior efficienza nel design e agli utenti una maggior facilità nel decision making e fiducia nell’adozione di tali tecnologie;
  • soluzioni di robotica collaborativa;
  • approcci data-driven per lo sviluppo di nuove funzionalità e servizi nello scenario internet of things con particolare attenzione all’utente.

Un messaggio alla Regione, che proprio quest’anno dovrà dare avvio ai nuovi bandi per le RIR.

L’edizione del 2020 dei bandi RIR aveva diversi elementi positivi che hanno favorito un’ottima partecipazione e interesse da parte delle aziende, disposte a partecipare con iniziative e tematiche ambiziose. Si auspica quindi che il nuovo bando segua quanto fatto 3 anni fa, soprattutto per quanto concerne le percentuali di finanziamento e l’utilizzo di costi standard al fine di semplificare gli oneri amministrativi, percepiti purtroppo, specie dai nuovi partner industriali, come un’attività ancora molto complessa.

VIR2EM: soluzioni di virtualizzazione e remotizzazione

OBBIETTIVI

Il Progetto VIR2EM (VIrtualization and Remotization for Resilient and Efficient Manufacturing, Virtualizzazione e remotizzazione per una manifattura efficiente e resiliente) si propone di utilizzare strumenti di virtualizzazione di processi, sistemi, risorse e di remotizzazione delle operazioni al fine di:

  • massimizzare l’efficienza dei sistemi produttivi in condizioni di normale operatività;
  • mantenere operatività in caso di situazioni emergenziali;
  • facilitare il riavvio delle operazioni a valle di situazioni emergenziali garantendo flessibilità e capacità predittiva.

Scopri la nostra intervista sul tema.

RISULTATI

Le attività del progetto sono culminate nella creazione di 10 prototipi:

Prototipo 1

Un sistema multi-utente e collaborativo di Realtà Aumentata per assistere operazioni di manutenzione da remoto su sistemi meccatronici destinati all’industria dell’intrattenimento.

Prototipo 2

Un sistema basato su realtà mista (MR) a supporto degli operatori impiegati nelle attività del laboratorio di collaudo statistico “Genesi” per i frigoriferi prodotti presso lo Stabilimento produttivo Electrolux di Susegana.

Prototipo 3

Lo scopo del prototipo è la virtualizzazione delle risorse di calcolo. Tale sistema è stato sviluppato implementando una nuova architettura in sostituzione alle tradizionali workstation fisiche con una configurazione che si basa sulla centralizzazione delle operazioni di calcolo su uno o più server.

Prototipo 4

Il prototipo consiste in una soluzione di monitoraggio capace di integrare il dato, elaborarlo mediante soluzioni data-driven diagnostiche e prognostiche ed esporre i risultati agli utenti in modo da rendere il processo decisionale più efficace ed efficiente.

Prototipo 5

Il prototipo ha l’obiettivo di dare ai gestori e ai progettisti di un parco di divertimenti uno strumento che permetta di simulare diverse situazioni di afflusso in funzione di vari parametri (orario, punteggio associato alle giostre, quantità di visitatori con prenotazione e con biglietto fastpass, etc.). Inoltre, gestori e progettisti possono simulare situazioni estreme e capire in anticipo le criticità.

Prototipo 6

Questo prototipo consiste in un’architettura software in grado di ottenere una serie di funzionalità dalle macchine SIPA, in parte raggruppabili sotto il cappello dell’asset monitoring.

Prototipo 7

Questo prototipo consiste in un Hardware Security & Timing Module (HSTM), un dispositivo che svolge operazioni crittografiche e di timing nonché effettua operazioni di cifratura e gestione di chiavi su hardware.

Prototipo 8

Il sistema consiste in una rappresentazione digitale (Digital Twin) di una linea di produzione reale. La linea è fisicamente realizzata all’interno di una struttura dell’Università di Verona, chiamata “Laboratorio per l’Industrial Computer Engineering (ICE)”. Inoltre, lo sviluppo ha anche tenuto in considerazione la possibilità di connettere la simulazione all’ambiente fisico, per poter essere sincronizzata con la produzione in atto.

Prototipo 9

Si compone di una dashboard per l’assessment e la mitigazione del rischio nei contesti DevOps. Il tool costituisce un componente aggiuntivo di un sistema Cyber Security Management System (CSMS). Seguendo la metodologia Plan-Do-Check-Act (PDCA), offre un presidio continuo e puntuale sulle problematiche di sicurezza attraverso l’integrazione di analisi olistica e analisi del codice sorgente.

Prototipo 10

Sviluppo di una piattaforma di raccolta dati e di sintesi per l’analisi dell’impatto delle tecnologie di remotizzazione sui modelli di business. La web application sviluppata può erogare questionari alle imprese, con lo specifico scopo di raccolta informazioni nonché definizione e monitoraggio KPI.

Maggiori informazioni sul progetto e scheda tecnica.