Approfondimento – Web 4.0 e mondi virtuali, la strategia UE per guidare industria e cittadini verso la prossima transizione tecnologica

Sostenere un ecosistema industriale web 4.0 europeo: è questo uno degli obiettivi della strategia europea sul web 4.0 e i mondi virtuali adottata dalla Commissione europea.

La strategia punta a guidare la prossima transizione tecnologica garantendo la partecipazione attiva di cittadini – imprese – amministrazioni pubbliche dell’UE, in linea con gli obiettivi del programma Digital Europe e del pacchetto di misure riguardanti la connettività.

La strategia sul web 4.0 e i mondi virtuali servirà a promuovere lo sviluppo di un ambiente digitale aperto, sicuro, affidabile, equo e inclusivo in vista della crescita del mercato dei prossimi anni.

Secondo le previsioni, infatti, le dimensioni del mercato mondiale dei mondi virtuali aumenteranno dai 27 miliardi di euro del 2022 a oltre 800 miliardi di euro nel 2030.

Leggi l’articolo completo di Michelle Crisantemi su Innovation Post.

Indice degli argomenti

  • Verso un ecosistema industriale del web 4.0 europeo
  • Standard, apertura e interoperabilità
  • Pubblica amministrazione: sostenere il progresso sociale e i servizi pubblici virtuali
  • Responsabilizzare le persone e rafforzare le competenze

SMACT pubblica il Bando IRISS: 5 milioni di euro per l’innovazione delle imprese

SMACT Competence Center sostiene le imprese che innovano e investono in digitalizzazione con la pubblicazione del Bando 2023 volto a finanziare progetti di R&S per 5 milioni di euro.

A partire da venerdì 30 giugno è pubblico il testo del Bando IRISS 2023 che mette a disposizione delle imprese italiane 5 milioni di euro per finanziare progetti di innovazione, ricerca industriale e sviluppo sperimentale nel campo delle seguenti tecnologie avanzate: IoT e IIoT; Data management & security; AI; Tecnologie per la sostenibilità; Automazione avanzata; Digital Twin; Tecnologie per l’agroalimentare; Città, edifici e costruzione intelligente.

Il nuovo bando “a sportello” assegna alle aziende fondi del PNRR Next Generation EU (M4C2 inv 2.3) dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) con un contributo fino al 70% dei costi/spese sostenuti per un importo massimo di 400 mila euro di co-finanziamento. Dal 14 luglio 2023 è possibile presentare la propria proposta progettuale.

Possono partecipare tutte le imprese, di qualsiasi grandezza, in forma singola o aggregazione di imprese. Possono essere rendicontate le spese generali, di personale, consulenza e attrezzatura.

Per specifiche e scaricare il bando: www.smact.cc/bandi-e-agevolazioni

Per maggiori informazioni: area.servizi@siav.net – 0412517552

Ecosistema iNest e i bandi a cascata per le Imprese

iNEST (Interconnetected Nord-Est Innovation Ecosystem) è l’Ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est volto a potenziare i benefici delle tecnologie digitali nelle aree di specializzazione chiave di Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.

Gli Ecosistemi dell’innovazione sono reti di Università statali e non statali, Enti Pubblici di Ricerca, Enti pubblici territoriali, altri soggetti pubblici e privati altamente qualificati e internazionalmente riconosciuti.

Intervengono su aree di specializzazione tecnologica coerenti con le vocazioni industriali e di ricerca del territorio di riferimento, promuovendo e rafforzando la collaborazione tra il sistema della ricerca, il sistema produttivo e le istituzioni territoriali.

Inoltre, valorizzano i risultati della ricerca, agevolano il trasferimento tecnologico, e accelerano la trasformazione digitale dei processi produttivi delle imprese in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale e di impatto sociale sul territorio.

Nello specifico, il Progetto iNEST mira a definire un nuovo paradigma di Ecosistema dell’Innovazione del Nord-Est, basato su:

  • multi-vocazionalità;
  • capacità di generare valore aggiunto tramite un approccio integrato e interconnesso, superando i
  • rischi di frammentazione;
  • creazione di reti, con un approccio basato sulla partnership.

Dal PNRR 110 milioni di euro al Nordest: alle imprese sono destinati 40 milioni in bandi aperti, secondo lo schema di finanziamenti a cascata, e in 9 linee di attività sotto il coordinamento degli atenei e dei centri di ricerca e trasferimento tecnologico.

  • Spoke 1 ECOSYSTEMS FOR MOUNTAIN INNOVATIONS – Leader: UNIBZ
  • Spoke 2 HEALTH, FOOD AND LIFESTYLES – Leader: UNITN
  • Spoke 3 GREEN AND DIGITAL TRANSITION FOR ADVANCED MANUFACTURING TECHNOLOGY – Leader: UNIUD
  • Spoke 4 CITY, ARCHITECTURE AND SUSTAINABLE DESIGN – Leader: IUAV
  • Spoke 5 SMART AND SUSTAINABLE ENVIRONMENTS (MANUFACTURING, WORKING, LIVING) – Leader: UNIPD
  • Spoke 6 TOURISM, CULTURE AND CREATIVE INDUSTRIES – Leader: UNIVE
  • Spoke 7 SMART AGRI-FOOD – Leader: UNIVR
  • Spoke 8 MARITIME, MARINE AND INLAND WATERTECHNOLOGIES: TOWARDS THEDIGITAL TWIN OF THEUPPERADRIATIC – Leader: UNITS
  • Spoke 9 MODELS, METHODS, COMPUTING TECHNOLOGIES FOR DIGITAL TWIN – Leader: SISSA

Scopri il piano completo di attività.

Per maggiori informazioni: www.consorzioinest.it

Fiera A&T Vicenza: lo storico appuntamento di Torino ora anche per il bacino industriale del Triveneto

Il 2023 è l’anno del raddoppio: nasce A&T Vicenza, la manifestazione si mette al servizio dell’importante bacino industriale del Veneto, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige e territori limitrofi.

A&T Vicenza ha lo stesso format di A&T Torino, ma variano i contenuti espositivi per rispondere alle esigenze delle filiere industriali del Nord Est.

Saranno attesi 250 espositori negli oltre 15 mila metri quadri di padiglione dedicato ad automazione, affidabilità e fabbriche intelligenti.

A&T è riconosciuta per il suo format innovativo che integra la parte espositiva con un Programma Formativo e di Aggiornamento “visionario ma di taglio pratico” pensato per le richieste delle Aziende di qualsiasi dimensione. 

Il claim della manifestazione è “dall’ideale al fattibile” poiché l’obiettivo di A&T è offrire risposte concrete alle esigenze delle Imprese italiane impegnate nell’affrontare le sfide competitive dei nuovi modelli produttivi e di business, in ottica Industry 4.0.

Dal 2015, infatti, su indicazione di primari Espositori e del tessuto imprenditoriale, sono sei i focus di contatto con il mondo industriale e della ricerca:

  • Smart Manufacturing
  • Smart Logistics
  • Testing & Metrology
  • Controllo di Processo
  • Controllo Produzione
  • Additive Manufacturing

Per partecipare come visitatori o espositori, è necessario compilare il form al seguente link: https://vicenza.aetevent.com/info-visitatore 

Rivedi il servizio di presentazione della fiera al TG1 del 23 febbraio a cura di Barbara Capponi: https://www.youtube.com/watch?v=paLKA6KpFok.

Premio Innovazione 4.0 – Fiera Internazionale A&T

In occasione dell’edizione 2024 della Fiera Internazionale A&T – Automation & Testing (14-16 febbraio, Oval Lingotto Torino) il Comitato Scientifico Industriale promuove l’ottava edizione del Premio Innovazione 4.0, mirato a valorizzare e diffondere progetti innovativi di ricerca e casi applicativi industriali coinvolgendo imprenditori, manager aziendali e ricercatori interessati a uno sviluppo tecnologico competitivo e sostenibile delle imprese funzionale alla crescita del Sistema Paese.

OBIETTIVO: CONTRIBUIRE ALLA CRESCITA DEL COMPARTO MANIFATTURIERO ITALIANO

1) Innovazione: il Premio Innovazione 4.0 offre al mondo produttivo progetti, casi applicativi, opportunità di networking per favorire l’introduzione delle tecnologie innovative in linea con il Piano Nazionale Transizione 4.0.

2) Trasferimento tecnologico: il Premio Innovazione 4.0 intende favorire l’incontro tra progettualità innovative e industria, offrendo un contatto diretto e un dialogo strutturato tra imprese, start-up, Università e mondo della ricerca applicata. Un modello funzionale a innovare prodotti e processi aumentando la competitività sui mercati globali.

CRITERI DI AMMISSIBILITÀ

Le testimonianze proposte dovranno riguardare casi applicativi di successo, sviluppati in ambito industriale, o progetti di ricerca applicata, provenienti dal mondo dell’Università e della Ricerca. I criteri su cui si basa la selezione delle testimonianze riguardano le caratteristiche di applicabilità, sostenibilità, convenienza e utilità in ambito industriale di ciascuna testimonianza presentata. Il Comitato Scientifico Industriale di A&T procederà ad ammettere in concorso le testimonianze ricevute, individuando le proposte che maggiormente esprimono valore tecnologico e applicabilità reale.

PREMI, CATEGORIE E TEMATICHE

Il Premio si rivolge ad Aziende, Università, Start-Up e ammette tutte le testimonianze riguardanti l’applicazione di tecnologie innovative incluse nei seguenti focus:

  • ADDITIVE MANUFACTURING
  • LOGISTICA
  • TESTING E METROLOGIA
  • SMART MANUFACTURING
  • CONTROLLO DELLA PRODUZIONE
  • CONTROLLO DI PROCESSO

Saranno selezionati 9 progetti finalisti (3 per ciascuna categoria) e tra questi individuato un unico vincitore che sarà premiato con:

  • Trofeo realizzato dal main sponsor dell’evento, rappresentativo dell’innovazione in ambito industriale.
  • Riconoscimento speciale A&T: voucher valido per una postazione espositiva in una delle seguenti edizioni della Fiera.

La consegna avverrà durante la Cerimonia di Premiazione in programma mercoledì 14 febbraio 2024.

DEADLINE PARTECIPAZIONE E COMUNICAZIONE VINCITA

Venerdì 14 luglio 2023 è il termine ultimo per l’invio della candidatura al Premio Innovazione 4.0. Le candidature dovranno essere presentate utilizzando l’apposito form (clicca QUI) e seguendo le indicazioni riportate nell’allegato A (clicca QUI). Per eventuali chiarimenti contattare la segreteria del Premio: premioinnovazione@aetevent.com.

Il 15 settembre 2023 la segreteria darà comunicazione ufficiale agli autori in merito all’ammissione delle testimonianze a concorrere al Premio.

Entro il 15 dicembre 2023 il Comitato Scientifico Industriale sceglierà le 9 testimonianze finaliste. Gli autori selezionati riceveranno la comunicazione e le modalità per partecipare alla Cerimonia di Premiazione nella quale verrà annunciato il vincitore.

Per maggiori informazioni: https://www.aetevent.com/premio-innovazione.

Avviso 1/2023 “Apprendere per competere”: 8 milioni di euro per i piani formativi

Il 2023 è l’anno europeo delle competenze e Fondirigenti punta sul potenziamento di hard e soft skills dei manager, sempre più centrali per affrontare il cambiamento e rilanciare la competitività.

Il più grande Fondo per la formazione dei dirigenti, promosso da Confindustria e Federmanager, mette sul piatto un Avviso nazionale da 8 milioni di euro per rafforzare alcune fra le competenze più rilevanti per affrontare le principali transizioni e gli elementi di incertezza che le imprese sono chiamate a fronteggiare, puntando a favorire nei dirigenti un approccio manageriale che ponga l’apprendimento al centro dei percorsi di trasformazione aziendale.

L’Avviso si rivolge a tutti i soggetti aderenti e neo-aderenti al Fondo ad eccezione delle Grandi Imprese che hanno già beneficiato di un finanziamento attraverso gli Avvisi promossi dal Fondo nel 2022.

I Piani formativi potranno essere presentati in forma singola o aggregata. Il Piano Aggregato sarà contraddistinto da un codice identificativo comune a tutti i Piani delle aziende partecipanti e dovrà essere composto da minimo 3 e massimo 6 imprese, compresa una Capofila.

Ogni azienda potrà presentare un solo Piano formativo e chiedere un finanziamento massimo di 12.500 Euro.

Due sono i focus previsti dall’Avviso: il sostegno alla partecipazione delle Piccole Imprese, che mostrano un accesso ancora limitato alla formazione finanziata dal Fondo, e la promozione di aggregazioni tra imprese che in varie forme collaborano tra di loro, ad esempio nelle filiere, nelle reti, nella catena di subfornitura.

Le proposte dovranno rientrare in uno dei seguenti 9 ambiti di intervento relativi a 3 macro Aree: Innovazione, Sostenibilità, Resilienza.  

Innovazione

  • Trasformazione digitale dei processi aziendali produttivi, logistici, di vendita
  • Governo dei dati
  • Cybersecurity

Sostenibilità

  • Sostenibilità ambientale
  • Sostenibilità sociale
  • Sostenibilità economica

Resilienza

  • Rischi finanziari
  • Cambiamenti nei mercati
  • Cambiamenti organizzativi

L’intero processo di presentazione e condivisione dei Piani avverrà digitalmente dall’Area riservata delle aziende/Parti Sociali, accessibile tramite la sezione MyFondirigenti del portale del Fondo con user ID e password.

Per l’invio del Piano sarà sufficiente la firma digitale in formato CAdES del Rappresentante legale aziendale o di un suo procuratore.

La presentazione dei Piani sarà consentita dalle ore 12:00:00 del 15 maggio 2023 fino alle ore 12:00:00 del 21 giugno 2023, termine unico per la presentazione. 

Per maggiori informazioni, si invita a consultare la sezione “Avvisi” del sito di Fondirigenti, a questo link: https://www.fondirigenti.it/avvisi

La RIR IMPROVENET: intervista ad Alessandro Beghi

Come si è sviluppata la Rete e quali sono le prospettive future?

IMPROVENET sta seguendo un percorso di crescita molto regolare. Inizialmente costituitasi attorno a un nucleo di soci appartenenti al mondo della ricerca, del trasferimento tecnologico e, naturalmente, delle imprese e dei servizi ad alto contenuto di tecnologia, la rete si ampliata accogliendo negli anni nuovi soggetti. Altri ne sono usciti con motivazioni diverse ma sempre manifestando apprezzamento per quanto visto durante il periodo di partecipazione alla rete. Punto per me particolarmente qualificante è osservare come tutti i soggetti partecipanti alla rete abbiano pienamente “sposato” la visione che ha portato alla creazione di IMPROVENET, e che che si basa sulla definizione di obiettivi a medio/lungo termine legati alla condivisione di conoscenze e opportunità di crescita tramite azioni da intraprendere implementando diverse tipologie di partenariato strategico, per superare il noto limite del tessuto manifatturiero locale costituito dall’alto livello di frammentazione e dalla policentricità. Non intendiamo pertanto apportare modifiche sostanziali a un approccio che, secondo noi, si sta dimostrando vincente. Un obiettivo specifico che tuttavia intendiamo perseguire in modo particolare è la nostra proiezione oltre i confini nazionali, interfacciandoci anche con le recenti iniziative del PNRR che sono state avviate nella nostra regione (penso in particolare all’Ecosistema dell’Innovazione iNEST).

Quali sono i trend e le tecnologie che potranno maggiormente incidere nella filiera?

Sebbene si parli ormai ampiamente di Industria 5.0, una piena adozione delle tecnologie 4.0 richiederà ancora tempo e investimenti non trascurabili, pertanto sarà ancora tale trend a dominare nei prossimi anni nel settore manifatturiero. Penso alla robotica collaborativa, alle metodologie basate sull’Intelligenza Artificiale per l’analisi dei dati, al Digital twin di prodotto e processo, giusto per citarne alcune. Senza dubbio, la proiezione verso Industria 5.0, con la sua visione umano-centrica, porterà a un maggior interesse verso quelle tecnologie che segnano il passaggio verso una nuova generazione di interfacce uomo-macchina, per consentire quella sinergia collaborativa tra automazione e operatore umano che fortemente caratterizza tale contesto. In questo senso osserviamo ad esempio come già ora alcuni tra i maggiori player nel settore dei servizi e delle piattaforme informatiche stiano proponendo tool per coniugare il metaverso con il digital twin.

Un tema fortemente sostenuto dalla Regione è il collegamento con i cluster tecnologici nazionali. Qual è la sua opinione?

IMPROVENET è socia del CTN Fabbrica Intelligente, e partecipa regolarmente alle iniziative da questo proposte. Sono anche personalmente coinvolto nelle attività dei Gruppi Tematici Tecnico Scientifici, facendo parte dello Steering Committee del GTTS4: Sistemi di produzione ad alta efficienza. Il CTN è un organismo di fondamentale importanza per il settore manifatturiero avanzato e in particolare per il settore manifatturiero veneto, così fortemente caratterizzato dalla presenza di PMI. Tramite Fabbrica Intelligente, infatti, si ha una visione molto ampia dei prossimi sviluppi  tecnologici grazie alle attività di road mapping, ma, ancora più significativamente, si ottengono feedback dalle realtà europee (ad esempio, Manifatture EO e EFFRA) che sono molto difficilmente raggiungibili dalle singole aziende, in particolare quando di piccole dimensioni. Sicuramente c’è ancora molto lavoro da fare affinché il ruolo delle nostre aziende all’interno di Fabbrica Intelligente possa crescere, ma da entrambi i lati (RIR e CTN) vi è sicuramente la volontà di agire in tal senso.

Le Reti Innovative Regionali hanno superato la fase di avviamento e si stanno sempre più consolidando. Quali ritiene siano le strategie per consentire alle reti di cogliere sempre più le opportunità che derivano da fondi nazionali e soprattutto europei?

Le RIR fanno parte di un “ecosistema di ecosistemi” dell’innovazione: penso, ad esempio, oltre ai CTN, ai nuovi soggetti nati dalle iniziative del PNRR (Centri Nazionali ed Ecosistemi dell’Innovazione) e agli European Digital Innovation Hub. Tutti questi soggetti hanno, per mission e rilevanza, una forte proiezione verso le dimensioni nazionale ed europea. Bisogna approfittare di questo momento in cui finalmente si sta riconoscendo al networking e al clustering un ruolo fondamentale per alimentare una crescita che spesso viene soffocata da localismi che non trovano più ragion d’essere in un contesto così fortemente globalizzato. Credo pertanto che sia necessario proporsi a tali realtà come partner qualificati, come un anello fondamentale nella catena che lega il nostro territorio “naturale” a quelli più ampi in cui vogliamo giocare un ruolo sempre più rilevante. In questo senso, l’essere parte di una RIR fornisce garanzia di poter contare sia su esperienza nel “gioco di squadra”, sia di accesso a conoscenze e competenze di alto livello, grazie alla presenza di aziende ed enti di ricerca di particolare prestigio ed esperienza. Dobbiamo pertanto essere sempre più determinati nel presentarci come partner capaci di fornire importante valore aggiunto in iniziative di ampio respiro, siano queste nazionali o europee.

Il collegamento tra università e imprese può essere facilitato dall’inserimento di giovani altamente qualificati, anche con l’utilizzo di fondi PNRR: quali sono i vantaggi e quali sono i vincoli?

I giovani con profili professionali altamente qualificati sono il tramite per eccellenza per portare le nuove conoscenze e competenze nelle aziende del territorio. Purtroppo anche il Veneto, nonostante la presenza di importanti Università ed enti di formazione, soffre della poca disponibilità di figure formate nelle nuove tecnologie, e indubbiamente quello della formazione delle risorse umane, sia all’interno delle Università che tramite l’upskilling e il reskilling delle figure operanti nelle aziende, è un tema centrale da affrontare con urgenza per garantire che il nostro settore manifatturiero possa restare ai livelli di eccellenza attuali.  Quella fornita da alcune iniziative all’interno del PNRR è certamente un’occasione da non perdere, tuttavia tale piano, per quanto strategico e ambizioso, deve essere sostenuto ben oltre il suo orizzonte naturale perché le sue azioni abbiano un vero impatto strutturale nel paese. Se quindi vanno sfruttati i vantaggi da esso offerti (penso ad esempio al sostegno ai dottorati di ricerca industriali, o al reclutamento di giovani ricercatori su progetti di trasferimento tecnologico), bisogna poi sostenere e portare avanti le collaborazioni avviate ben oltre la durata del PNRR, perché si possa avere un effettivo impatto positivo sul territorio. Bisogna poi essere in grado di gestire i complessi vincoli operativi che sono legati alle iniziative PNRR, che talvolta costituiscono il vero fattore ostativo alla realizzazione di collaborazioni efficaci tra il mondo della ricerca pubblica e quello delle industrie.

Abbiamo di fronte un triennio in cui le Università del Veneto avranno a disposizione significative risorse del PNRR: come massimizzare l’impatto di questi investimenti?

Ripeto quanto detto più sopra: dobbiamo guardare ben oltre l’orizzonte temporale del PNRR per non correre il rischio che i fondi destinati a questa irripetibile iniziativa producano un impatto inferiore alle aspettative. In questo sono convinto che la Regione Veneto, anche grazie alla struttura delle RIR che questa lungimirantemente ha messo in campo, possa giocare un ruolo fondamentale per garantire il consolidamento dei risultati che si otterranno durante questo triennio, costruendo assieme a tutti i soggetti dell’innovazione operanti nel territorio iniziative specificatamente dedicate alla valorizzazione sul lungo periodo del nuovo patrimonio di conoscenze, competenze e (sperabilmente) infrastrutture che verrà a prodursi.